Bentornati all’appuntamento mensile con SUSHI, la rubrica di APPNEA incentrata sul significato dei vocaboli, dei modi di dire e delle espressioni più in uso nell’ambito della comunicazione digitale.

 

Nella prima puntata ci siamo soffermati sui termini ricorrenti nelle fasi preliminari di un progetto web, che portano alla prima bozza di un sito, di un’applicazione, di una piattaforma, e che più precisamente hanno a che fare con il front-end e la programmazione lato client, quindi, come avevamo specificato, con tutto ciò che è “visibile” agli occhi dei fruitori.

 

Oggi, invece, vogliamo addentrarci nella parte di back-end e nella programmazione lato server, quella “invisibile”.

 

 

 

È qui, infatti, lontano da occhi indiscreti, che i programmatori scrivono ALGORITMI: si tratta di sequenze di istruzioni che definiscono come, lavorando in input su certi dati, archiviati nei DATABASE o nei FOGLI DI CALCOLO, e preventivamente codificati, cioè rielaborati in formati che li rendano più facilmente memorizzabili ed eseguibili dal computer, si dovranno ottenere in output altri dati in grado di risolvere determinati problemi.

 

Servendosi dei vari LINGUAGGI(come Java, JavaScript, PHP, Ruby, Python, HTML, XML, CSS, a seconda del loro ambito e delle loro funzioni), i programmatori riscrivono gli algoritmi sotto forma di CODICI, che specificano come gli algoritmi stessi dovranno essere tradotti dal computer nella propria lingua (LINGUAGGIO MACCHINA) per poter dare vita ai veri e propri PROGRAMMI INFORMATICI e ai siti web, ovvero nelle “azioni” che realizzano le “intenzioni”.

 

La vita per i programmatori non è tutta rose e fiori: sono costretti quasi sempre ad avere a che fare con i BUG segnalati dagli sviluppatori e dagli utenti finali in seguito ai primi test, e quindi con tutte quelle anomalie di funzionamento piccole e grandi che i software registrano, spesso dovute ad errori (di sintassi, di battitura, di logica, di Runtime, cioè di fretta) dei codici, per correggere le quali occorre procedere ad un DEBUGGING.

 

Quest’ultimo consiste in una “rilettura” del codice stesso da parte degli sviluppatori alla ricerca degli errori, che vengono sottoposti all’attenzione e all’analisi dei programmatori, i quali a loro volta li rimbalzano agli sviluppatori con le istruzioni necessarie ad eliminarli.

 

Molte, insomma, sono le procedure e le insidie che ogni giorno i programmatori si ritrovano a dover svolgere e affrontare per la creazione di siti, app, piattaforme. Ma non è ancora tutto: nelle prossime puntate saprete il resto.

 

A presto, allora, e come sempre: stay connected!