È molto importante per il proprio business saper cosa comunicare, ma farlo in base al target di riferimento e al posizionamento fa la differenza quando si vuole avere una voce chiara e riconoscibile.

Come fare? Innanzitutto, attraverso quella che viene chiamata “segmentazione del mercato”, bisogna suddividere i propri consumatori in gruppi con caratteristiche simili, in base a variabili come l’età, la nazionalità, il reddito e così via. In questo modo sarà possibile iniziare a definire la comunicazione più opportuna per ciascun segmento, e trascurare invece i gruppi non rilevanti – perché composti ad esempio da un numero di utenti troppo piccolo.

Dopo aver identificato i segmenti di mercato, chiamati anche “cluster”, si passa all’individuazione del target. Il target è costituito da uno o più segmenti di mercato a cui l’impresa intende rivolgersi (ad esempio per provare a vendere i suoi prodotti). Analizzare le peculiarità di questo macro-gruppo aiuta a strutturare una comunicazione più mirata ed efficace. Questo passaggio fa riferimento al “posizionamento”, che consente di trovare le precise strategie comunicative da adottare per raggiungere il target selezionato.

Infine, si dovrà pensare agli obiettivi strategici, cioè alle azioni da realizzare concretamente per raggiungere gli utenti previsti. In questo frangente può essere utile ricorrere alla cosiddetta “analisi SWOT” – che deriva dall’acronimo delle parole inglesi Strengths (punti di forza), Weaknesses (punti di debolezza), Opportunities (opportunità) e Threats (minacce). Conoscere questi aspetti dell’azienda permette di dotarsi di una voce coerente al proprio brand e in linea con gli obiettivi comunicativi, oltre che di marketing, riducendo il rischio di errori.

Targeting e posizionamento sono due punti insostituibili per iniziare a costruire un piano di comunicazione che voglia portare risultati positivi, permettendo all’azienda di distinguersi. Una volta lanciata la campagna di comunicazione, conviene infine analizzare la risposta degli utenti e capire come stanno reagendo alla strategia adottata, così da indirizzarla al meglio e “levigarla” nel corso del tempo.